Cartier: Introduzione alla "La Maison".

Conosciamo Cartier perché da circa centocinquant'anni celebra una Maison di creatori, precursori, inventori e gioiellieri - oggi non solo più francese come ai tempi della sua fondazione.

Pantera in zaffiro e brillanti montata su zaffiro cabochon 152.53 carati, montatura platino acquistato dalla duchessa di Windsor 1949 Uovo Pasquale realizzato da Cartier per Nicola II nel 1906. Pendulette marmo e argento con tartaruga
(1) Pantera in zaffiro e brillanti montata su zaffiro cabochon 152.53 carati, montatura platino acquistato dalla duchessa di Windsor 1949. Fonte p. 14 “L’art de Cartier”. (2) Uovo Pasquale realizzato da Cartier per Nicola II nel 1906. Fonte p. 18 “Le temps de Cartier”. (3) Pendulette marmo, argento. Fonte p. 169 fig. in alto con tartaruga “Le temps de Cartier”. 

Il patrimonio storico fatto di disegni, oggetti e manufatti Cartier è infatti talmente ricco che la Maison stessa non è ancora in grado di raccogliere tutto il materiale in una mostra unica e sceglie invece di celebrare la propria storia per mezzo di eventi programmati nel tempo in tutto il mondo. Cosi almeno raccontava il suo precedente CEO Cyrille Vigneron, protagonista e fautore dell’ultima e più gloriosa rinascita della Maison francese: Cartier.

Broc del 1924 a forma di scarabeo in smeraldi e diamanti Bracciale - Tutti i Frutti - con diamanti rubini e smeraldi Uccellino in Gabbia
(4) Broc del 1924 a forma di scarabeo in smeraldi e diamanti. Fonte p. 83 “Le temps de Cartier” (5) Bracciale “Tutti i Frutti” (bracelet laniere) con diamanti rubini e smeraldi. Fonte p. 80 “L’art de Cartier” (6) Uccellino in Gabbia (Oiseau libere) a opera di Jeanne Toussaint 1944. Fonte p. 96 “Le temps de Cartier”.

Cartier infatti ultimamente gode di un particolare momento storico, che come per altri brand blasonati - LVMH ed Hermes - sembra dominare l’onda del lusso e della raffinatezza. Cartier infatti ha consolidato la propria identità di icona del lusso, diventando simbolo di benessere e ricercatezza: per chi può ancora permetterselo. Le opere della collezione Cartier spaziano da pendenti in platino e brillanti, a orologi in onice e corallo, da preziosi “Tutti Frutti” o in stile Art Decò, a disegni e schizzi su commissione privata di pezzi unici per famiglie reali.

Spilla platino brillanti Esempio di foulard Esempio di foulard
 (7) Spilla in platino brillanti rubini smeraldi zaffiri 1928. Fonte p. 49 ”I gioielli degli anni ‘20-’40 Cartier e i grandi del Deco (8-9) Quattro esempi di foulard in seta ritraenti tipici gioielli del repertorio Cartier in stile e materiali diversi

Accurati registri storici cartacei di ordini speciali costituiscono una vera e propria fonte inesauribile di ispirazione, che spazia tra gli stili e le tendenze di più di cent’anni di storia dell’evoluzione del gusto. Si tratta di veri e propri tesori appartenuti a reali e per cui già il fondatore Louis Cartier, “il re dei gioiellieri, il gioielliere dei re”, veniva chiamato da ogni parte del mondo. Dall’India alle Americhe, dalla Bavaria alla Malesia: non c’è magnate, regnante, o nobile che non abbia conosciuto e goduto della maestria artigianale di Cartier.

È curioso di tanto in tanto seguire il mondo delle aste più blasonate, per scoprire oggetti segreti e persi nel tempo: non ultimo il misterioso e ritrovato Cartier ‘Pendule Magnétique’ Water Clock. Un oggetto di pura arte, nato presumibilmente per un ordine speciale tra il 1900 e il 1950. Linee Art Déco con primi cenni virtuosi di Art Nouveau, sposano l’accostarsi di forme e materiali diversi: dalla giada al corallo, dall’oro all’onice. Non ci soffermeremo neppure sul fatto che l’ora sia indicata da un pesce in corallo rosso, fluttuante sull’acqua contenuta nella coppa di giada e manovrato da un ingegnoso meccanismo magnetico celato nel basamento.

Pendule Magnetique

(10) Pendule Magnétique’ Water Clock Phillips’ Hong Kong auction on May 24

Vedremo nel prossimo articolo dove e quando Cartier nasce e prende forma, ripercorrendo alcune figure ed eventi chiave che hanno saputo suggellare Cartier quale indiscutibile padrone dello stile del Novecento.